Il tango e l'improvvisazione

 

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Il tango è essenzialmente improvvisazione. Una volta in pista non dovrebbe esistere l’idea di sequenze di passi predefinite: dipende dalla fantasia dei ballerini costruire il proprio ballo. L’improvvisazione è una delle caratteristiche del tango inteso come “ballo sociale”, una delle cose più singolari del tango sociale è proprio quella che non ci sarà mai un tango uguale ad un altro.

Gran parte del piacere di questa danza, sia per chi guida che per chi segue, deriva dalla mancanza della necessità di memorizzare sequenze di figure o coreografie, ma dalla possibilità di trasmettere, comunicare e condividere un sentimento in libertà, dando vita a movimenti ed espressioni in modo naturale, a seconda dello spazio, della pista, lasciandosi trasportare dall’esperienza, dal partner, dalla musica e dall’atmosfera della milonga. Il passo base del tango, del resto, è il normale passo di una camminata. Quando si è all'inizio, inevitabilmente, si pensa soprattutto ai passi, si cerca di imparare la sequenza completa e la tendenza è quella di farli uno dopo l’altro, così come li si sono imparati a lezione. Anche per questo motivo, spesso, si preferisce ballare con i compagni di corso. In realtà, in questo modo si perde la valenza tipicamente sociale di una milonga. Il tango non è un ballo che si danza solo coi piedi: comprendere e far propria la filosofia tanguera non è semplice e, soprattutto all'inizio, può essere complesso capire i ruoli, il tempo e le basi di questa disciplina. Nel Tango Argentino bisogna scomporre figure e sequenze, individuandone i passi principali, così da avere gli elementi base per potersi poi concedere varianti. <<L’improvvisazione è di fondamentale importanza nel tango, è necessario arrivare a sentirsi liberi ballando. Ovviamente è una condizione che si raggiunge attraverso un corso di studio. Bisogna imparare le regole e i passi, per poi dimenticarli e lasciarsi andare>>, spiega Francesco Furnari, organizzatore della Milonga della Gioia, evento targato Tango Lab Catania, tutte le domeniche al Barbara Disco Lab. Quando si balla, chiaramente, i passi nascono dalla necessità di fermarsi, di avanzare o di prendere tempo in pista. Il tango, a differenza della maggior parte dei balli, non ha uno spazio fisso; la coppia si sposta costantemente, approfittando di tutto lo spazio libero che le altre coppie, con le quali condivide la pista, possono lasciare. Generalmente a lezione vengono insegnate figure e brevi sequenze con lo scopo di arricchire il bagaglio tecnico e il repertorio di passi. Per improvvisare, invece, bisogna riuscire a scomporre sia la sequenza che le figure. Ma, come sempre, il tango è uno spaccato di vita e i comportamenti in milonga finiscono per rappresentare quelli abituali di ciascuno. Molti saranno frenati da insicurezza, altri si lasceranno andare più facilmente. Nella speranza che ci si diverta comunque, tutti. Non bisogna avere paura di improvvisare; molte volte la facilità dell’improvvisazione non deriva dall’esperienza ma dalla libertà mentale e dal coraggio, persino nella consapevolezza che stiamo giocando e creando qualcosa seguendo certe regole; ricordando sempre che si va in milonga, soprattutto, per divertirsi.

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